Come riacquistare la cittadinanza italiana
Chi ha perso la cittadinanza italiana per naturalizzazione all'estero prima del 16 agosto 1992 potrà riacquistarla scegliendo tra due possibili modalità, che si differenziano esclusivamente per il tempo necessario al riacquisto:
- Prima modalità: si rende una apposita dichiarazione in Consolato e si stabilisce la residenza in Italia entro 12 mesi dalla data della dichiarazione. Scegliendo questa strada, si potrà riavere la cittadinanza dopo qualche settimana;
- Seconda modalità: si stabilisce la residenza in Italia presso un Comune senza fare alcuna dichiarazione e si attendono 365 giorni. Scegliendo questa strada, non è prevista una procedura particolare e non è necessario presentare alcuna dichiarazione, ma bisognerà attendere almento un anno per perfezionare il riacquisto.
Prima modalità
La prima modalità di riacquisto della cittadinanza italiana, più veloce, è prevista dall'articolo 13 comma 1, lettera c) della Legge n. 91/1992.
I passi da seguire sono:
- dichiarazione al Consolato o al Comune: la prima cosa da fare è presentare una dichiarazione di intenti al Consolato oppure al Comune (se si è già entrati in Italia), con cui l'interessato manifesta la volontà di riacquistare la cittadinanza italiana. Tale dichiarazione va resa alla presenza di due testimoni che non siano membri del nucleo familiare, che siano in grado di comprendere la lingua italiana e che siano muniti di documento di identità. Al momento della dichiarazione, deve essere presentata la ricevuta di pagamento di 250 Euro (così aumentato a seguito del Decreto Legge n. 113/2018, in vigore dal 5 ottobre 2018), preventivamente effettuato mediante bonifico bancario in favore del Ministero dell'Interno;
- dichiarazione di presenza: dopo l'ingresso in Italia, entro 8 giorni, l'interessato deve presentare in Questura la dichiarazione di presenza, che servirà poi per l'iscrizione anagrafica presso il Comune;
- iscrizione anagrafica entro 12 mesi: dopo aver compiuto i passi sopra indicati, l'interessato deve chiedere al Comune l'iscrizione anagrafica, presentando la ricevuta della dichiarazione di presenza (non serve il permesso di soggiorno). L'iscrizione anagrafica deve essere richiesta entro 12 mesi dalla dichiarazione di cui al primo punto, a pena di inefficacia della stessa dichiarazione e di tutta la procedura.
- (eventuale) permesso di soggiorno: non è necessario il permesso di soggiorno per l'iscrizione anagrafica, essendo sufficiente la dichiarazione di presenza di cui al punto 2, come spiegato nella circolare del Ministero dell'Interno n. 14/2008. Il permesso di soggiorno è necessario solo laddove stiano per scadere i 90 giorni dall'ingresso in Italia e l'iter amministrativo non si sia ancora concluso. In tal caso andrà richiesto il permesso di soggiorno per attesa cittadinanza;
- completamento della procedura: a seguito della richiesta dell’interessato, il Comune entro 45 giorni esegue i controlli di rito sulla residenza tramite i vigili urbani o altro impiegato comunale autorizzato. Se i controlli risultano positivi, l'iscrizione anagrafica si considera completata. A quel punto, il Sindaco emette l'attestazione di cittadinanza e da quel momento l'interessato riacquista la cittadinanza italiana.
Seconda modalità
La seconda modalità per il riacquisto della cittadinanza italiana è prevista dall'articolo 13, comma 1, lettera d) della Legge n. 91/1992.
In questo caso, non vi sono adempimenti formali da compiere ma bisogna risiedere in Italia in modo effettivo per almeno un anno.
L'interessato, quindi, dopo aver fatto ingresso in Italia, chiede il permesso di soggiorno e l'iscrizione anagrafica presso un Comune, senza alcuna preventiva dichiarazione.
A quel punto deve attendere 365 giorni, decorsi i quali acquista automaticamente la cittadinanza e potrà ottenere dal Comune il rilascio della relativa certificazione.